sabato 26 maggio 2007

..si parte


..sono partito così, preparato ma non troppo come ogni volta del resto, si selezionano le cose da mettere nel bagaglio cercando di capire cosa potrà essere più utile o indispensabile, ma lo spazio stavolta era veramente poco. Le gomme di scorta legate sopra di tutto, un bauletto zeppo di pezzi di ricambio l'altro con macchine fotografiche e telecamere, nell'l'ultimo la tenda ed il sacco a pelo, nella borsa da serbatoio tutte le cartine, le mappe, i documenti, il passaporto zeppo di timbri e di visti in caratteri strani ..sembra il libretto del pane che teneva il fornaio nelle consegne a domicilio quando ero bambino. Niente spazio per l'abbigliamento ..andrà come andrà, si parte! Non c'era spazio nemmeno per qualche lettura, forse per un libro ma non aveva senso, in tre mesi di viaggio mi sarebbe bastato a tenermi compagnia si e no per i primi giorni. L'unica cosa da leggere è una lettera, sulla busta c'è scritto; ..se riesci aprila dopo la tua partenza.


La destinazione stavolta è la lontana Mongolia, terra dagli spazi infiniti e dalle genti fiere, almeno così l'ho sempre immaginata fin da bambino quando alla tv vidi uno sceneggiato che parlava di Temujin quell'uomo che sarebbe poi divenuto famoso al mondo con il nome di Gengis Kahn dando vita alla leggenda del Lupo Azzurro. La rotta che mi ci condurrà passa da Slovenia, Croazia, Ungheria, Romania, Ucraina, Russia fino agli Urali, la traversata dell'intera Siberia fino al Lago Bajkal poi da li tutta direzione Sud fino ad Ulaanbaatar ed il confine cinese, il ritorno sarà via Kazakhistahn ..ma di km di piste, steppe e deserti ne dovranno passare sotto le gomme nel frattempo.


"Viaggiatore è colui che parte anche soltanto per partire" diceva Budelaire, forse aveva ragione, alle genti che mi chiedono perchè ci vado rispondo per motivi di interesse culturale, etnico, geografico ..ma poi, ascoltandomi non posso nascondere che la forza che mi spinge è soprattutto la sensazione che si prova quando il vento ti accarezza la faccia mentre davanti agli occhi scorrono immagini che dificilmente si dimenticheranno. A volte mentre guido gli occhi mi lacrimano, dico sia il vento, poi mi accorgo che continuano a lacrimare anche quando mi fermo.. vorresti raccontare, descrivere, ma è difficile parlare quando si ha il mondo dentro, non riesco a rilasciare a parole quello che mi è entrato dagli occhi e si è intriso nel cuore, ed è allora che esce da solo diluito nelle lacrime..


Come sempre sarò solo in questa avventura, gli unici amici e compagni saranno le persone incontrate lungo il cammino, del resto viaggio significa non tanto il posto visitato ma le persone incontrate, viaggio è il tempo trascorso a percorrere la distanza che separa il punto di partenza dal punto di arrivo, esperienza così entusiasmante che a volte la meta perde significato rispetto al viaggio compiuto per raggiungerla.


Un abbraccio a tutti, Simone

3 commenti:

giuliocasteo ha detto...

Sembra incredibile per noi comuni motociclisti che facciamo modesti "giretti".
Provo invidia e molta ammirazione, non solo perchè sei partito per questo viaggio, ma particolarmente per la tua forza di carattere che ti permette di fare certe, senza tralasciare anche l'aspetto sentimentale o "spirituale". Però pensandoci bene potresti essere in Mongolia od a Chioggia, che non cambia la situazione, sei tu che la crei e gli dai vita.
Ciao, occhio vigile ed attento.
Giuliano

lu ha detto...

Credo di conoscerti bene, nonostante tutto, eppure, tutte le volte che ti leggo o ti ascolto, provo un senso incredibile di sorpresa e di beatitudine. In te mi rifletto.. Non ho mai affrontato viaggi così estremi, ma tutto questo mi manca ....
Sarei pronta.
Chissà che non accada.
Tu non hai scelta. Devi andare. Del resto "Fata volentes ducunt, nolentes trahunt"
Ti seguirò con passione, con passione. con passione.. E una fiducia totale ed incondizionata
Un abbraccio forte forte
lu

shantaram ha detto...

"Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita,
si eleva verso campi sereni e luminosi"
Buon viaggio, riempiti occhi e cuore, abbi cura di te
shantaram