mercoledì 8 agosto 2007

MERICANI


..a Novosibirsk incontro due mericani, vengono dal Colorado (ho chiesto: colorado di che colore? non me l'hanno saputo dire) Micheal 65 anni con una KTM 950 e Justin, 40 anni di meno (e' il figlio) ma stessa moto. Decidiamo di fare un po' di strada insieme, loro sono diretti in Inghilterra dove voleranno di nuovo negli States. E' divertente vederli viaggiare, loro hanno tutto grande (sono mericani!) e le loro facce pulite e la mascella quadrata contrastano con il circostante. Mi regalano un adesivo con la sigla del loro paese che io provvedo immediatamente ad appiccicare sulla moto ma troppo vicino aquello dell'Iran che comincia ad emanare scintille e fare fumo, non si sopportano proprio. Arrivati a Tumen un motociclista locale ci viene incontro, e' il presidente della filiale dei Totenkopf di Ekaterinburg (un bikersclub per capirci) e visto che siamo diretti proprio ad Ekaterinburg si propone di accompagnarci e ci invita a trascorrere la serata al loro club. Accettiamo ma i mericani sono ignari di cosa spetta loro, arriviamo ad Ekaterinburg in serata, e un gruppo di motociclisti (avvisati anzitempo) ci aspetta all'ingresso della citta' con moto rombanti e signorine dai facili costumi adagiate sul sellino posteriore. Il presidente del club ha una scritta sulla schiena del giubbotto che dice: se leggi questa scritta vuol dire che la troia e' caduta. Mi sembra che non manchi niente! Ci accompagnano al ristorante dopo averci fatto fare, orgogliosi, un giro della citta'. Il locale e' gestito da un azerbaigiano che solo a guardarlo in faccia gli daresti 20 anni di galera e Micheal che non parla una parola di russo si ostina a chiedere al fratello del gestore che cosa gli sia capitato visto che ha entrambi gli avambracci spezzati, lo trascino lontano con forza promettendogli che la spiegazione gliela daro' all'indomani ma Micheal si ostina a non capire. Terminata le libagioni il presidente del club annuncia, con un tono che non ammette repliche: ora si va a bere! Aiuto mama.. Alla sede del club le signorine dai facili costumi (ma oltre che facili sono succinti visto che hanno delle minigonne che sembrano delle panciere tirate un po' piu' giu' e dei reggiseni che se parte un elastico ci decapita tutti) sono in abbondanza e ridacchiano in continuazione tra di loro, i mericani non capiscono che cosa ci sia da ridere.. Hanno inizio le danze, si stappa la prima bottiglia di vodka, NAZDAROVJA!!! E vanti cussi' pa un bel toco. Sergej, il presidente, offre una ragazza ad entrambi gli ospiti venuti da oltre oceano ma i mericani rifiutano educatamente, il rischio di impeachement e' troppo alto. I russi si guardano tra loro e non capiscono poi qualcuno ricorda il pompino fatto dalla Lewinski che cosa ha scatenato e concludono che i mericani sono veramente strani, allora si continua con la vodka. Evito con nonchalanche un paio di giri ed un altro paio li verso sotto il tavolo ma 5/6 me li devo bere e dire pure che era buona, a fine serata conto 7 bottiglie di vodka vuote, eravamo neanche 10 persone, Micheal (che nel frattempo e' stato soprannominato "babuska" che significa nonno) dorme fragorosamente su un divano, Justin seduto su una poltrona ga i oci crepa' come cuei de gato silvestro. Quando tutti se ne vanno (quasi all'alba) stendiamo i sacchi a pelo e dormiamo nel locale, c'e' un fumo che quasi non ci si vede..

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao Simone,
Sto seguendo la tua avventura virtualmente dalla partenza nel "lontano" giugno.
Ieri sera ho portato Valter e la Salvina a fare un giro in Mongolia...Inforcati gli occhiali e atlante alla mano abbiamo ripercorso tutte le tappe di questo meraviglioso viaggio...
Inutile dire che sono riamsti esterefatti!
Buon viaggio di rientro, un abbraccio. Mauro