venerdì 10 agosto 2007

INCONTRO DIPLOMATICO

..circa due mesi fa', quando passai da Samara, mi recai a visitare il museo Alabin alla ricerca dei fossili di dinosauro scoperti nelle vicine colline Zighuli. Non trovai niente di tutto cio', al museo era in allestimento una mostra di architettura e tutto il materiale esposto era stato temporaneamente rimosso. Tatiana, l'architetto curatrice della mostra mi scambio' per l'assistente dell'architetto italiano collaboratore della mostra e non mi diede il tempo di spiegarle che ero si italiano ma con la mostra, sebbene potesse interessarmi, non c'entravo assolutamente niente! Mi mise in mano un telefono e mi disse: parla!
-..pronto?
-Si pronto- un italiano mi risponde dall'altra parte
-..hem, mi scusi, mi chiamo Simone e sono al Museo Alabin ma probabilmente sono stato scambiato per qualcun altro, con chi parlo?
-E' un piacere incontrarla, mi chiamo Gianguido Breddo e sono il console italiano a Samara.
..mi sembrava di essere in un film, guardo Tatiana e lei mi sorride con complicita'.
-Senta Simone, magari ci possiamo incontrare se non e' di fretta, anche stasera per cena, che ne dice?
-Guardi sono un po' di fretta (non posso mica perdere tempo con tutti i consoli che trovo per strada!), devo andare un attimo qui in Mongolia, magari quando torno indietro, ok?
Spostammo cosi' l'incontro al mio ritorno.
Ieri sera ero di nuovo a Samara e contattato Gianguido anzitempo ci siamo dati appuntamento sul lungofiume in un locale italiano, una decina di persone in tutto compresi mogli e figli, una piccola comunita' italiana sulla riva del Volga. Dall'accento toscano del console concludo che deve essere nativo dalle parti di Siena -no, no- dice lui - a so' veneto purosangue, mama de Treviso e papa' de Padova, a so' nato sol teraio pena fora Treviso, poco prima de Pregansiol! Dopo i se ga sposta' a Firense co gavevo tredese ani e go ciapa' la parlata toscana ma go e raixe venete!-
..dopo tanto tempo risento parlare la mia lingua, e' quasi un tuffo al cuore, da piu' di due mesi sto parlando un idioma anglo-russo-mongolo forgiato in occasione del viaggio!
La serata trascorre veloce tra mille domande e curiosita' da entrambe le parti, alle spalle il grande Volga scorre tranquillo mentre il sole al tramonto sembra affogarvisi dentro..

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