
..dalle sponde del Volga attraverso la penisola del Caucaso ed entro in Ucraina, comincio ad essere un po stanco, dopo tre mesi passati in sella ho male dappertutto e la schiena e' rigida come un pezzo di legno a furia di rimanere ore ed ore tutti i giorni nella stessa posizione. Gli amici ucraini che mi hanno aiutato a guadare i fiumi in Mongolia sono gia' rientrati e mi pregano di passare da loro per un saluto, anche se la deviazione mi costa 1.500 km accetto volentieri. Punto verso sud ed arrivo nella penisola di Crimea che incomincia a fare buio, loro sono ad attendermi, le loro jeep sono pulite ora e pronte per la prossima spedizione. Trascorro con loro un paio di giorni, la sera quando ci si trova tutti insieme si discute della loro prossima avventura: da Norilsk fino alla Tungusha dove nel 1911 cadde quel meteorite che incendio' la taiga e per giorni la rese visibile anche di notte a distanza di migliaia di km, sono ufficialmente invitato! ..vedremo. Riparto puntando a nord-est ma quando sono a L'Viv decido di entrare in Polonia e prendo la strada del Mar Baltico. Cracovia, Wroclav, Varsavia scorrono velocemente ai lati della strada, non mi fermo praticamente mai, una pioggia sottile non mi molla da giorni e non mi va di fermarmi, l'inverno sembra quasi alle porte..
2 commenti:
Non essere triste nella via del ritorno, pensa al ricordo di ciò che ti rimmarrà dentro per sempre; un tesoro che nessuno ti potrà mai portare via.
Non abbassare la guardia, stai rientrando nella civiltà del casino.
Ciao a presto, Giuliano
son comosa a pensarte ormai a casa!
speto ncora qualche giorno e dopo te ciamo!
basi
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