mercoledì 22 agosto 2007

SULLA VIA DEL RITORNO

..dalle sponde del Volga attraverso la penisola del Caucaso ed entro in Ucraina, comincio ad essere un po stanco, dopo tre mesi passati in sella ho male dappertutto e la schiena e' rigida come un pezzo di legno a furia di rimanere ore ed ore tutti i giorni nella stessa posizione. Gli amici ucraini che mi hanno aiutato a guadare i fiumi in Mongolia sono gia' rientrati e mi pregano di passare da loro per un saluto, anche se la deviazione mi costa 1.500 km accetto volentieri. Punto verso sud ed arrivo nella penisola di Crimea che incomincia a fare buio, loro sono ad attendermi, le loro jeep sono pulite ora e pronte per la prossima spedizione. Trascorro con loro un paio di giorni, la sera quando ci si trova tutti insieme si discute della loro prossima avventura: da Norilsk fino alla Tungusha dove nel 1911 cadde quel meteorite che incendio' la taiga e per giorni la rese visibile anche di notte a distanza di migliaia di km, sono ufficialmente invitato! ..vedremo. Riparto puntando a nord-est ma quando sono a L'Viv decido di entrare in Polonia e prendo la strada del Mar Baltico. Cracovia, Wroclav, Varsavia scorrono velocemente ai lati della strada, non mi fermo praticamente mai, una pioggia sottile non mi molla da giorni e non mi va di fermarmi, l'inverno sembra quasi alle porte..

2 commenti:

giuliocasteoo ha detto...

Non essere triste nella via del ritorno, pensa al ricordo di ciò che ti rimmarrà dentro per sempre; un tesoro che nessuno ti potrà mai portare via.
Non abbassare la guardia, stai rientrando nella civiltà del casino.
Ciao a presto, Giuliano

STRAVENETO ha detto...

son comosa a pensarte ormai a casa!
speto ncora qualche giorno e dopo te ciamo!

basi